Procedura

Nel quadro di un procedimento penale o in vista dell'esecuzione di una domanda di assistenza giudiziaria, le autorità inquirenti cantonali e federali possono ordinare misure di sorveglianza e incaricare il Servizio SCPT di eseguirle. Dal 1 settembre 2017, questa possibilità esiste anche per il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) in virtù della Legge federale sulle attività informative.

Ogni misura di sorveglianza ordinata da un ministero pubblico deve essere esaminata a livello materiale e approvata dall'autorità giudiziaria d'approvazione competente, il cosiddetto giudice dei provvedimenti coercitivi. Infine il Servizio SCPT procede a un esame formale controllando, in particolare, se l'autorità che ha emanato l'ordine di sorveglianza è effettivamente competente e se l'ordine di sorveglianza si riferisce a uno dei reati figuranti nell'elenco corrispondente.

Per le misure di sorveglianza ordinate dal SIC, l’autorizzazione del Tribunale amministrativo federale e il nullaosta del capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) sono necessarie. Questi si consulta con il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Il Servizio SCPT chiede quindi ai fornitori di servizi di telecomunicazione di fornirgli le informazioni richieste prima di trasmetterle a sua volta alle autorità inquirenti incaricate di valutarle (polizia), rispettivamente al SIC. Va notato che il Servizio SCPT non viene a conoscenza in alcun momento né del contenuto delle informazioni trasmesse né dei dettagli delle relative indagini.

Informazioni semplici

Ragguagli generici sui collegamenti secondo l’articolo 21 e 22 LSCPT. Informazioni alle autorità inquirenti su domande tipo «A chi appartiene un determinato numero telefonico?» oppure «Quali numeri telefonici sono registrati a nome di una determinata persona?». Tali informazioni semplici non sono soggette alle stesse disposizioni procedurali applicabili alla sorveglianza, in particolare non vanno autorizzate in sede giudiziaria e non si basano sull’elenco dei reati.

Ricerche di emergenza e di ricerche di persone condannate

Al di fuori di un procedimento penale, l'autorità competente può ordinare la sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni per ritrovare una persona scomparsa, come un escursionista ferito o un bambino disperso (art. 35 LSCPT). Nel contesto di una ricerca d'emergenza, le autorità giudiziarie possono, ad esempio, richiedere l'ultima posizione attiva del telefono cellulare della persona scomparsa, che potrebbe fornire indicazioni sul luogo in cui si trova.

Nell'ambito della ricerca di condannati, l'autorità può ordinare la sorveglianza della corrispondenza postale e delle telecomunicazioni per ritrovare una persona condannata a una pena detentiva o nei cui confronti è stata ordinata una misura privativa della libertà, con sentenza passata in giudicato ed esecutiva (art. 36 LSCPT).

L'articolo 37 LSCPT disciplina la procedura e l'esecuzione delle ricerche d’emergenza e delle ricerche di persone condannate, nonché le competenze delle autorità che ordinano tali misure. L'ordine di sorveglianza sottostà all’approvazione di un'autorità giudiziaria (TMC).

Ultimo aggiornamento: 03.04.2023 - 13:23